“cambia musica”
Scusate la franchezza ma pensateci: quante volte vi sarà accaduto
di aver gustato in un ristorante cibi buonissimi accompagnati
da una colonna sonora neo-melodica da dimenticare…
una pizza dai sapori sublimi con troppa salsa (intesa come ritmo
sud americano in sottofondo neanche foste nel centro di Cuba)…
o un aperitivo senza precedenti, magari in coppia, su una terrazza
con vista mozzafiato, ma compreso nel conto un dj che vi ha suonato
tutto il trash anni ’80 e ’90 ricordandovi tutte le vostre ex fidanzate…
Non siamo così categorici ci mancherebbe: se tutte queste cose
fossero “segnalate” o realizzate con “serate a tema” sarebbero
sicuramente gradite, per lo meno scelte, ma fare “il ristorante stellato”
e trovarsi ad ascoltare un qualsiasi network italiano fm o l’identica “penna usb” che si ripete da mesi
abbiate pazienza non va bene.
E questo vale anche per centri estetici, hair stylist (spesso trasformati
in piccoli club ibiziani), boutique, palestre: tutti luoghi dove i clienti
stazionano per diversi minuti e possono ascoltare (ma non subire).
CI sono invece attività con gestioni “più tecnologiche” che attingono
musica da canali tv (la tv sarebbe da abolire se si vuole creare atmosfera
e non distrazione) oppure dal web e su questi servizi pagano un piccolo
abbonamento.
Quasi tutto giusto ma, questi prodotti hanno tre grossi difetti:
-
limite numerico sui titoli e dunque spesso la ripetitività delle canzoni (povero il personale del locale…tutti i giorni le stesse canzoni)
-
scarso aggiornamento alle nuove canzoni in uscita
-
mancanza di spot e annunci personalizzati della propria attività (suonare musica anonima non porta alcun riscontro)
L’ultimo punto è sicuramente il più importante: generare un flusso
musicale, senza pubblicità esterna, ma con all’interno brevi “station”
che annuncino il nome della tua attività.
Questo genera un ricordo.
Oggi la cura di ogni dettaglio è sempre più importante e basilare
all’interno della vostra attività!
Noi da molti anni offriamo consulenze per grandi eventi,
grandi firme e catene di negozi per la cura del “segmento audio”
che in gergo professionale si chiama “web radio in store”.
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